Una storia di libertà e integrazione attraverso il Taekwondo
“[…] la mia ancora di salvezza.
Nel profondo mare della perdizione lo sport mi ha allungato una mano, infondendomi forza, coraggio e mettendo in moto le risorse di cui non ero ancora a conoscenza, per volgere la vita a nuovi orizzonti.
A chi in prima persona ha vissuto il dolore che ha lacerato la sua memoria, è richiesto un immenso sforzo per riuscire a far parte di una nuova realtà
Libertà è saper cosa fare nel rispetto degli altri.
Mi sono sentito libero durante l’apprendimento dell’arte marziale.
In palestra, in un Paese che non era il mio, ho sempre trovato una mano sulla spalla, non un giudizio.
Ecco perché lo sport mi ha salvato. Ho capito che può essere il motore che spinge il cambiamento contro qualsiasi tipo discriminazione sociale o di genere. Lo strumento attraverso cui divulgare il messaggio della convivenza pacifica fra popoli e culture diverse.
Per questo ho deciso di raccontare la mia storia.
Scegliere di non scegliere è stare dalla parte del non cambiamento.
Noi possiamo cambiare iniziando da qui.“
Moussa Bahira Koulibalì