L’alloro più pregiato, al Grand Prix di Roma, l’ha ottenuto l’Italia, padrona di casa di una kermesse in grande spolvero che ha ottenuto un plauso unanime a livello internazionale.

Il torneo di Roma è iniziato prima ancora di cominciare, per così dire: prima del grande evento, infatti, è andato in scena il tour del Demonstration Team, che ha dato spettacolo a Torino, Milano, Napoli, Matera e Lecce. La squadra dimostrativa coreana, portatrice di un messaggio universale di pace, è stata infine accolta a Roma, dove ha avuto il ruolo da protagonista nella cerimonia di apertura organizzata nell’incredibile scenario di Piazza di Spagna.
Dopo il successo dell’edizione 2018 il Grand Prix di Roma è ormai diventato un appuntamento attesissimo, “un evento”, come lo ha definito la Fita, “in grado di valorizzare il taekwondo in un contesto unico al mondo”.

Tre giorni di agonismo, aggregazione e spettacolo con in palio punti cruciali in vista delle qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Al Foro Italico sono arrivate da tutto il Paese circa trentamila persone, tra cui molte famiglie con bambini. Una manifestazione per tutti che è piaciuta a tutti, soprattutto alle rappresentanze nazionali dei paesi in gara, che hanno lodato la Federazione sottolineando in particolare lo splendore e l’originalità della location aperta, vero unicum nel panorama agonistico del taekwondo.

256 gli atleti in gara, per un totale di sessanta nazionali coinvolte.
Ai campioni del combattimento bisogna aggiungere quelli del freestyle: il World Taekwondo Grand Prix Poomsae 2019 ha visto infatti sfidarsi i numeri uno di una specialità in grande crescita, che mescola tecnica e spettacolo, musica e agilità. Come se non bastasse, al Foro Italico sono andati in scena altri due eventi collaterali, il torneo Kim e Liù dedicato ai bambini e la sfida delle squadre regionali nell’ambito dell’Olympic Dream Cup.

A seguire l’avvio delle gare, oltre ai vertici federali, il presidente della WT Chungwon Choue e quello del Coni Giovanni Malagò, al quale è stata consegnata la divisa della World Taekwondo. Sui tatami dello stadio Nicola Pietrangeli si sono dati battaglia i migliori rappresentanti al mondo delle otto categorie olimpiche, quattro maschili e quattro femminili.

A Roma la ciliegina sulla torta è arrivata proprio nell’ultimo giorno del torneo, quando, per la prima volta nella storia, una Federazione Sportiva ha posato all’interno del Colosseo insieme agli atleti saliti sul podio nelle prime gare. I gladiatori del taekwondo sono entrati nell’arena, e l’emozione è stata fortissima.

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