L’esibizione del Demo Team della World Taekwondo ha aperto a Piazza di Spagna il lungo week-end del Grand Prix di Roma

La Barcaccia, la scalinata di Trinità dei Monti, Babington’s. 
“E invece cos’è quella folla?”, dice lo sguardo dei turisti che riempiono Piazza di Spagna. 
La risposta si chiama taekwondo, l’esibizione apripista del Grand Prix che si è svolto a qualche chilometro di distanza, nello stadio Pietrangeli, che per l’occasione è stato coperto con una struttura smontabile. 

E così anche il centro di Roma ha assaggiato la cultura di questo sport grazie ai numeri del Demo Team coreano, che dal 1974 porta in giro per il mondo uno spettacolo che mischia balletto e arte marziale. Così il taekwondo si presenta in una versione non agonistica e indossa l’abito teatrale. E il risultato è di contagiare anche chi è assolutamente a digiuno di quella combinazione “corpo, mente e spirito”, che è alla base di questa disciplina.

Dopo la grande esibizione a Piazza San Pietro e l’incontro con il Papa, la squadra coreana di taekwondo è pronta a dare spettacolo anche per le vie della città. La Federazione Italiana vuole lasciare un segno indelebile nella storia e per questo motivo ha davvero fatto le cose in grande: un tatami posto al centro del cuore pulsante della Capitale, la città eterna, che diventerà a tutti gli effetti protagonista dell’evento di taekwondo più atteso al mondo in questo 2018, ma non solo, un maxischermo e dei ledwall trasmetteranno in diretta dal Foro Italico i tre giorni di gara del Grand Prix.

L’esibizione avrebbe dovuto segnare un altro passo in quella che ormai si chiama “diplomazia del taekwondo”. Al gruppo che fa base in Corea del Sud si sarebbero dovuti aggiungere gli atleti del Nord come avvenne in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali a PyeongChang in febbraio, e nella stessa cerimonia a Casa Italia. Ma la strada verso la pace e in tutto ciò che la può aiutare è fatta anche di tante frenate, causate da inceppamenti diplomatici e tatticismi che utilizzano anche lo sport. E così i nordcoreani sono rimasti bloccati in casa. 

Ma il taekwondo non smette di pronunciare la parola pace. Lo dicono anche i pullman che trasportano gli atleti con uno slogan bellissimo sulla fiancata: “La pace è più preziosa del trionfo”.

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